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1.2 - La storia del museo

L’idea di costituire a Villafranca un museo del Risorgimento risale al 1959, in occasione del Centenario della Pace di Villafranca, quando l’amministrazione comunale del tempo curò l’allestimento, presso la Casa del Trattato, di una mostra di stampe, manifesti e cimeli storici avuta in prestito dal dott. Leone Carlotti di Cavriana (Mn), mostra che sarà visitata anche dal Presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni. Il 1959, primo centenario dello storico incontro tra gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e Napoleone III di Francia, risvegliò l’interesse per quell’importante periodo storico e si prospettò l’occasione che anche Villafranca potesse vantare un proprio museo.

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Su proposta del sindaco Giovanni Marchi si progettò di rendere permanente l’esposizione allestita acquistandone il materiale dal proprietario.
Acquisita l’anno successivo la collezione fu sistemata, in qualche modo, in alcuni locali attigui alla sala del Trattato, nello storico palazzo di via Pace e per molti anni non si pensò, per mancanza di locali idonei e ristrettezze di bilancio, di istituire un museo vero e proprio. Il materiale rimase a palazzo Bottagisio fino al 1981 quando, in occasione della prima mostra-mercato dell’antiquariato, fu imballato e riposto in alcuni locali del municipio.
Passò ancora qualche anno prima che le stampe e il materiale cartaceo fossero, a cura della Commissione museo e mostre della locale biblioteca, ripulite, restaurate, catalogate ed esposte al pubblico in una mostra tenutasi, al piano terra di palazzo Bottagisio, nell’inverno 1986-’87. Poi fu la volta della radicale pulizia e catalogazione dei cimeli anch’essi esposti al pubblico in una mostra tenutasi nell’inverno successivo. Contemporaneamente l’amministrazione comunale, con apposita delibera, destinò a museo la restaurata cantoria della chiesetta del Cristo adiacente al castello scaligero e, contemporaneamente, provvide all’acquisto di vetrine e bacheche per una razionale esposizione dei reperti.
Domenica 19 novembre 1989, con una cerimonia rimasta celebre per concorso di personalità e di pubblico e alla presenza dei consoli austriaco e francese il Museo del Risorgimento di Villafranca fu solennemente inaugurato.
Nel corso degli anni l’unico e ampio locale nonostante il buon numero di visitatori, soprattutto studenti, evidenziava l’esiguità degli spazi espositivi e molte furono le richieste per ampliarlo.
Nel 2009, in occasione delle celebrazioni per il 150º anniversario della Pace di Villafranca, l’amministrazione comunale decise di trasferire il Museo nelle stanze al piano terra dello storico palazzo del Trattato, acquisito anni prima al patrimonio comunale. Fu subito chiaro che il trasferimento era a carattere provvisorio in attesa del completo restauro di tutto lo stabile. Terminato il restauro e rese fruibili le numerose stanze splendidamente affrescate, il Museo, nel tardo autunno 2015, a cura dello scrivente è stato riallestito al piano nobile del palazzo. Solennemente inaugurato, alla presenza delle autorità cittadine e del numeroso pubblico la sera dell’11 dicembre 2015 comprende, nel suo percorso espositivo, anche la storica sala che nel luglio del 1859 fu sede del convegno dei sovrani di due delle maggiori nazioni europee. Convegno che mise fine alla sanguinosa guerra di quell’anno e che l’avvenimento rese per sempre celebre.

Nazario Barone
 

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