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Arte e Cultura
Pecchioli Morello
Giornalista professionista, cronista appassionato di storia, fa il pendolare tra il presente e il passato. Goloso e curioso, ha iniziato a confessare i peccati di gola sulle pagine del quotidiano l’Arena di Verona del quale è stato caposervizio e per il quale ha creato- e curato per anni- le pagine del Gusto, del Turismo e del Week End. Innamorato della storia della cucina italiana che affonda le radici nelle antiche civiltà mediterranee- greca, etrusca e romana con influenze bizantine, arabe, ebree-, ama definirsi “archeogastronomo”, felice di poter attuare “campagne di scavo” nella propria biblioteca (una dozzina di scaffali di libri e documenti di storie, memorie, sapori e valori della tavola) e in vari giacimenti culturali del buon mangiare e del bere bene all’italiana.
Ha scritto Il Bianco di Custoza, Morganti Editore, 2000; La giovinezza di Angelo Messedaglia, in 100° anniversario della morte di Angelo Messedaglia, Quaderni Villafranchesi, 2002; Berto Barbarani, il poeta di Verona, Athesis, 2004; Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca (con Arnaldo Liberati), Ente Fiera di Villafranca, 2004; La Cantina sociale di Negrar in Analisi economica e società civile. Scritti per Giuseppe Gaburro, Università di Verona, Dipartimento di Scienze Economiche, 2004; 1996-2006: cento anni di carnevale a Villafranca, Fuori Dal Cesto, 2006; Villafranca di Verona. Il tempo e lo spazio (con il fotografo Fernando Zanetti), Bozzi, 2007. Ha curato il libro 80 anni di eroismo e solidarietà alpina, Bozzi, 2007. Ha scritto La cantina sociale della Valpolicella e L’ABC dell’Amarone in Terra, uomini e passioni nel mito del Recioto e dell’Amarone, Cantina sociale di Negrar, 2009; per il Gruppo Veronesi Grazie Apollinare, una grande storia italiana, 2009. Per Gribaudo- Feltrinelli ha scritto Verdure dimenticate, 2016 (tre edizioni); Frutti dimenticati, 2017 (due edizioni); Il grande libro delle frittate (con Monica Sommacampagna), 2017; Il grande libro dei funghi e degli altri sapori del bosco, 2019. Ha pubblicato una raccolta di poesie: Esami di coscienza, Grafica Bozzi, 2018 e un libro (con Cesare Farinelli) sull’intervento degli americani nella prima guerra mondiale: Valeggio 1918 Un’estate americana, Amministrazione comunale Valeggio sul Mincio, 2019.
Ha curato, scritto prefazioni e testi per diverse pubblicazioni a carattere storico ed enogastronomico. Ha collaborato alla guida L’Espesso, al Circuito gastronomico Audi, alla guida Top Pizza. Ha scritto per Civiltà del bere e per Papageno, rivista enogastronomica bilingue diffusa anche in Austria, Germania, Slovenia e Croazia, per i Taccuini storici dell’Accademia Italiana Gastronomia Storica.
Attualmente scrive per Vitae, il magazine nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier e per Vinetia, rivista dell’Ais veneto. Collabora con la guida Magnar ben Best restaurants wines & food of Alpe Adria. Ha fondato e dirige il blog Goloso&Curioso. Dal 2017 scrive per il quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro.
Ha tenuto lezioni di giornalismo in diverse scuole superiori. Per il Comune di Valeggio sul Mincio ha ideato la Cena sul Ponte Visconteo (1993), divenuta poi Festa del Nodo d’Amore, che per oltre vent’anni ha messo a tavola 3.500 persone. Ha vinto i premi Gente di Campagna (2002), Cilento (2006, I edizione), Giornalista del Durello (2007), Garda Hills (2008). Nel 2016 gli è stato conferito il prestigioso Premio Ischia internazionale per la narrazione enogastronomica. Recentemente ha vinto i premi giornalistici Bursòn per un articolo sul vino nobile di Bagnacavallo; Assolatte per un articolo sul burro e Carmagnola per un articolo sul peperone.
È sommelier onorario Ais e accademico onorario dell’Accademia Italiana della Cucina, istituzione culturale della Repubblica Italiana, per la quale è componente del Centro studi “Franco Marenghi”. Per l’Accademia, oltre a scrivere per Civiltà della tavola, la rivista mensile che va a tutti gli accademici nel mondo, ha collaborato nelle ricerche storiche per La storia della cucina italiana a fumetti.
PREMIO ISCHIA - motivazioni: per l'encomiabile attività di valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano, svolta nel corso di decenni attraverso una prosa divulgativa di grande spessore culturale, permeata di brioso humor e caratterizzata da un facile approcio, che avvicina il pubblico, specialmente quello giovanile".
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